Fuerteventura è, fra le Isole Canarie, quella senza dubbio più arida. E’ praticamente impossibile trovare zone verdi – a parte magari qualche giardino domestico irrigato artificialmente – e se questo da un lato contribuisce al suo fascino (quantomeno per chi non ha mai visto prima un deserto), dall’altro è ciò che spesso rende l’isola “pesante” ed “opprimente” agli occhi di coloro che non la amano particolarmente.
E’ per questo che, per un normale turista, una settimana è spesso sufficiente per provare l’emozione di guidare in mezzo al deserto, per godere delle sterminate spiagge caraibiche, per visitare le piccole gemme storiche dell’entroterra e per ammirare le formazioni rocciose che si stagliano sul mare… tutto bellissimo, ma dopo una settimana, quando il brivido della novità viene sopraffatto dal senso di oppressione di una terra interamente desertica, è facile sentire il bisogno di cambiare isola.
Quando si è surfisti però, le prospettive cambiano radicalmente.
Il surf è lo sport nazionale qua, e non è necessario essere dei “pro” per godere appieno dell’atmosfera che si respira in questa isola… anche se non avete mai surfato in vita vostra, ma avete la volontà di iniziare, non temete: nel giro di pochissimo tempo vi ritroverete immersi e perfettamente integrati in questa magnifica piccola grande comunità, ed uscirne sarà davvero difficile.
(lo stesso discorso possiamo applicarlo anche a kitesurf e windsurf, anche se in misura lievemente minore).
Terminata questa breve panoramica, se l’idea di andare a Fuerteventura inizia a stuzzicarvi, continuate a leggere per scoprire l’isola più in dettaglio.
Rispetto agli altri articoli, ho deciso di suddividere i capitoli di questo in base al fatto che siate interessati o meno al surf (o ad altri sport acquatici), dato che ritengo che questa sia la distinzione principale per scegliere l’approccio da avere nei confronti dell’isola.
Sommario
Surf a Fuerteventura
Perchè Fuerteventura è perfetta per i surfisti?
Come dicevo nell’introduzione, il surf è facilmente per molti ciò che trasforma Fuerteventura da un’isola da visitare per una toccata e fuga, a un luogo fantastico in cui vivere per mesi interi.
Le motivazioni sono molteplici… innanzitutto, per i più irriducibili, un indubbio vantaggio è che vi sono molteplici spot in un raggio di 60 minuti di auto che consentono di surfare praticamente 365 giorni l’anno, sia che siate novellini che intermedi\avanzati (i “pro” invece trovano la loro stagione ideale solo in autunno\inizio inverno).
Anche per chi non è così tavola-dipendente, la pratica di questo sport consente di integrarsi perfettamente con le vibes dell’isola, la cui linfa vitale è data da questa piccola grande comunità di amanti delle onde.
Sarà per l’adrenalina, per le endorfine, per il senso di stanchezza mista a soddisfazione, fatto sta che è molto più facile sentirsi parte di questa comunità dopo una bella sessione di surf, che aspettando che i propri amici escano dall’acqua mentre noi siamo stati a fare l’ennesimo trekking in mezzo al deserto.
Insomma, anche andando in acqua solo saltuariamente, il surf non è solo un diversivo che ci colora una giornata dopo una settimana tanto rilassante quanto monotona passata solo su spiagge caraibiche da sogno (vi assicuro che prima o poi pure questo vi andrà a noia), ma un modo per conoscersi e soprattutto “connettersi” con le altre persone, condividere momenti, gioie, successi, delusioni, o semplicemente drink al tramonto post-surfata nei bar vista mare più vicini agli spot.
Anche perchè, diciamocelo: qualsiasi drink ha un sapore migliore quando ce lo siamo “meritati” con un’intensa sessione di surf, e bere con gli amici mentre si commentano le onde della giornata può essere tanto esaltante se ne abbiamo fatto parte, quanto noioso se si tratta di un mondo che non ci appartiene.
Un altro aspetto che ho molto apprezzato è la facilità con la quale si re-incontrano casualmente in acqua (o in giro per le città limitrofe) le persone con cui ad esempio abbiamo surfato fianco a fianco qualche giorno prima: è vero, ci sono diversi spot, ma l’isola è sufficientemente piccola e, se ci rimarrete per qualche giorno, state sicuri che vi capiterà spesso di incontrare gli stessi visi più e più volte. Inizialmente vi sembrerà incredibile, poi ci farete l’abitudine. Una cosa simpatica che contribuisce molto a dare quel feeling di piccola comunità di cui vi sentirete subito parte.
Come potrete immaginare, vi sono moltissime scuole, surf house (ossia ostelli pensati apposta per i surfisti), camp intensivi e bar frequentati da surfisti ai quali potete unirvi: conoscere decine di persone con cui passare momenti indimenticabili sarà di una facilità estrema.
Infine, chi fa sul serio con questo sport, avrà la possibilità di vedere all’opera molti altri bravi surfisti, imparare da loro, e trovare grazie all’atmosfera che si respira in città i giusti stimoli per dedicarsi a delle full immersion davvero… full.
Insomma, trovarsi 24h al giorno in mezzo a persone che si fomentano col surf è stato più efficace di qualsiasi “motivational video” per trovare la disciplina necessaria ad essere costante con i miei allenamenti ogni giorno, più volte al giorno.
Assicuratevi di avere una buona muta e… preparatevi a stare in acqua ore, ore e ancora ore… 😉
I migliori luoghi per il surf (spot, surf house e noleggi)
Corralejo \ Lajares \ Cotillo
Questa zona, situata sulla punta nord dell’isola, è il vero e proprio Paradiso dei surfisti.
Nell’arco di costa che parte dalla stupenda Playa de Esquinzo, sotto El Cotillo, sale fino a Majanicho e termina sulle meravigliose Dunas de Corralejo (passando per il sempreverde e “comodissimo” Rocky Point proprio dentro la città di Corralejo) ci sono tantissimi spot adatti ad ogni livello ed esposti a venti e correnti sempre differenti, così da garantire la possibilità di surfare quasi 365 giorni l’anno.
E la cosa incredibile è che, in auto, da un estremo all’altro di questo arco servono circa 30 minuti.
Per quanto riguarda la scelta della “base”, personalmente non ho dubbi: Corralejo.
Una vera e propria città (piccola, ma pur sempre città) con un centro vivo e attivo pieno di ristoranti, bar e locali, nonchè diverse spiagge più “turistiche” (non solo per surfisti insomma), beach club, negozi, skate park e tanti, tanti ostelli e surf house.
Per chi ha un’auto e vuole respirare un’aria giovane e piena di divertimento, è una scelta facilissima. Insomma, non leggete neanche il resto del paragrafo, perchè non vi serve.
Se non avete un’auto, la questione si fa più complicata, perchè gli unici spot raggiungibili a piedi sono Rocky Point e Flag Beach (o gli altri spot lungo Las Dunas come ad esempio El Burro, comunque con condizioni solitamente analoghe a Flag Beach).
Sia Rocky Point che Flag Beach hanno due noleggi molto vicini: il Sunset Lounge per il primo (circa 5min a piedi) e l’omonimo Flag Beach per il secondo (proprio in spiaggia).
Se vorrete provare altri spot, però, dovrete necessariamente affidarvi o all’autostop (generalmente facile fra surfisti, ma non facilissimo se girate con la vostra tavola) o al trasporto incluso nelle lezioni di surf qualora abbiate intenzione di unirvi ad una scuola.
Nonostante queste difficoltà, Corralejo è comunque una delle scelte migliori anche per chi non vuole aggiungere il costo di un’auto alla sua vacanza.
El Cotillo si trova sulla costa opposta a Corralejo, e nelle sue vicinanze si trovano alcune delle spiagge più belle sia esteticamente che dal punto di vista delle onde: lungo la costa ovest abbiamo Playa de Esquinzo e Playa del Aguilas (a volte chiamata Escaleras), mentre andando a nord si trovano gli spot di Majanicho e El Hierro, generalmente più adatti gli esperti.
Anche in questo caso, la macchina è d’obbligo e l’unica alternativa è rappresentata dall’autostop… qua forse più semplice che a Corralejo, dato che lungo le strade che si diramano dal Cotillo alle spiagge sopramenzionante circolano quasi esclusivamente auto di surfisti.
Lajares è invece una piccolissima cittadina a metà fra Corralejo ed El Cotillo. Ottimo se prediligete un ambiente più piccolo, tranquillo ed economico situato a 15-20min di auto da tutti gli spot della zona.
Il costo per il noleggio di una tavola da surf e di una muta in neoprene è di circa 10-15€ per 24h nei negozi più lontani dalla spiaggia, o 15-20€ in quelli proprio a ridosso degli spot.
Una tavola per una settimana viene a costare circa 50€.
Altre informazioni utili: tenete presente che molti spot non hanno noleggi vicini, quindi siete obbligati a raggiungerli con la vostra tavola. Per questa ragione, un’auto è, se non obbligatoria, quantomeno fortemente consigliata.
La Pared
Sveglia, colazione, surf.
Pranzo, surf.
Cena, chill out con amici surfisti, parlare di surf.
Sonno (e sogni di surf?).
Ripeti.
Se questo è il genere di vita che volete, almeno durante i vostri giorni a Fuerteventura, La Pared è la località perfetta per voi.
Lo spot de La Pared, oltre ad essere un formidabile posto dove ammirare il tramonto, offre onde adatte a tutti i livelli per tutto l’anno. L’omonima città (anche se più che una città, è un manipolo di quattro case) presenta uno dei migliori Surf Hostel in cui mi sia imbattuto: il Wellenkind Surf House.
Una struttura moderna, arredata magnificamente, spaziosa sia all’interno che nel grande cortile interno (con Jacuzzi e palestra) da cui è possibile raggiungere a piedi e in breve tempo la spiaggia.
Un posto con un’atmosfera sempre piacevolissima, in cui è praticamente impossibile non legare con i propri compagni di surf (i posti sono pochi ed il feeling è più quello di una casa che di un ostello).
Se però dall’ostello al surf spot è una piacevole passeggiata di 5 minuti, lo stesso non si può dire per qualsiasi altra esigenza possiate avere: supermercato, farmacia, o qualsiasi altro servizio va ricercato nelle limitrofe città ad almeno 15 minuti di auto.
Insomma, se per stare bene non avete bisogno di altro che di surfare e fare due chiacchiere con persone come voi, potete arrivare al Wellenkind, noleggiare lì l’attrezzatura, e non uscire da quel raggio di 500m fino a che non ne potrete più (assicuratevi solo di fare un’abbondante spesa il primo giorno).
In caso contrario, un’auto è d’obbligo per andare a trovare un po’ di “civilità” ogni tanto.
Morro Jable \ Cofete
Anche la punta sud dell’isola presenta alcuni surf spot degni di nota, come quelli a Morro Jable o sulla sterminata spiaggia di Cofete. Tuttavia, se Corralejo è la capitale del surf di Fuerteventura, Morro Jable la definirei più come l’area turistica tradizionale dove è possibile, ogni tanto, fare del surf.
Onestamente, non vi consiglio di sceglierla come vostra base qualora il surf sia il vostro obiettivo principale.
Piuttosto, dato che l’isola di Fuerteventura è abbastanza piccola, andate un giorno a visitarla per un daytrip… o stateci anche un po’ di notti se proprio volete, ma solo dopo averla vista di persona ed esservi assicurati che vi piacciano le vibes della zona… non volete trovarvi con 2 settimane di camp prenotato e pagato per poi scoprire che siete nella patria dei pensionati tedeschi!
Surfcamp intensivi
Un ottimo modo per vivere appieno l’atmosfera surfista della città è quello di unirsi ad un surfcamp dove respirare surf letteralmente h24, 7 giorni su 7.
I surfcamp della zona hanno un costo solitamente compreso fra i 200€ ed i 400€ ed includono l’alloggio in una surf house in camerate da 4/8 persone, lezioni giornaliere, noleggio dell’attrezzatura e trasporto ogni giorno alla spiaggia più adatta per il vostro livello.
Sono perfetti soprattutto per chi è agli inizi, ma anche per gli intermedi che magari vorranno cercare i surfcamp che consentono di tenere l’attrezzatura noleggiata anche al di fuori dell’orario di lezione, così da cimentarsi in sessioni solitarie senza spese aggiuntive.
Se consideriamo il risparmio che potreste avere non dovendo noleggiare l’auto o l’attrezzatura da surf, nonchè lo sconto sull’alloggio, anche se non avete bisogno di un insegnante\tutor ogni giorno potreste comunque trovare l’offerta molto conveniente.
Non solo surf
Il surf non è l’unico sport ampiamente praticato sull’isola: anche kitesurf e windsurf sono molto diffusi, soprattutto in primavera \ estate quando i venti sono più sostenuti.
Le spiagge di dimensioni sterminate come Cofete, Sotavento o Flag Beach sono ideali per tutti quegli sport, come appunto il kite, in cui la quantità di spazio a disposizione influenza pesantemente la qualità della sessione.
Sebbene non raggiungano la popolarità del surf, ritengo che tutti i discorsi fatti sino ad ora sul godersi l’isola quando si è surfisti valgano anche per i “cugini” kitesurfisti e windsurfisti.
Turismo “tradizionale”
Dopo aver decantato le lodi dell’isola per i surfisti, andiamo a vedere perchè Fuerteventura ha molto da offrire anche a chi di sport acquatici proprio non ne vuole sapere… e poi, diciamolo: anche i surfisti più “infognati” ogni tanto hanno bisogno di una pausa!
Se 6 giorni su 7 si passano in acqua, quel giorno di riposo vale la pena impiegarlo per visitare uno dei meravigliosi posti di cui vi sto per andare a parlare…
Info utili (noleggio auto, bus, etc…)
Prima di vedere nel dettaglio i migliori luoghi da visitare a Fuerteventura, qualche info utile su come spostarsi.
Un’auto è molto, ma molto caldamente consigliata.
Sì, vi sono degli autobus che vi permettono di arrivare in praticamente qualsiasi parte dell’isola, ma solo se non avete il minimo problema d’orario. Molte corse vengono effettuate solo una o due volte al giorno, il che rende eventuali viaggi con coincidenze un piccolo incubo.
Inoltre, alcune tratte, come quelle che vi portano da un’estremità all’altra dell’isola, possono essere molto costose… per fare un esempio, per andare da Corralejo a Morro Jable dovete mettere in conto di spendere circa 15€. Questo, unito al costo tendenzialmente economico di un noleggio auto (soprattutto se paragonato agli standard continentali), mi porta a consigliarvi di noleggiare un mezzo per tutta la durata del vostro alloggio.
Le compagnie di riferimento sono senza ombra di dubbio due: Autoreisen e Cicar. Entrambe economiche, entrambe con un’assicurazione KASKO omnicomprensiva inclusa nel prezzo (non dovrete pagare i danni neanche se rigate l’auto parcheggiando, per intenderci).
Autoreisen è ancora più economica di Cicar (noleggiando per una settimana, il prezzo medio giornaliero sarà di 10-11€), di contro ha una flotta veicoli messa un po’ peggio e solo un punto di ritiro \ consegna presso l’aeroporto.
Cicar è un po’ più costosa (13-14€ \ giorno per un noleggio settimanale), ma offre più flessibilità e comfort: ha diverse officine sparse per l’isola dove sarà possibile ritirare o consegnare il veicolo, offre spesso upgrade gratuiti di veicolo (ed i modelli base sono comunque tendenzialmente in uno stato migliore di quelli di Autoreisen), ed ha una procedura per l’estensione più semplice ed immediata.
Se puntate al risparmio massimo, e sapete già che arriverete in aereo e andrete via in aereo, Autoreisen è probabilmente la scelta migliore.
Se però volete maggiore flessibilità, ad esempio arrivate in traghetto a Morro Jable e non sapete se tornerete in aereo o se vorrete prendere un traghetto per Lanzarote al porto di Corralejo, Cicar vi dà la possibilità di ritirare e lasciare l’auto nell’officina che preferite, così da farvi risparmiare sia lo stress, che i soldi che altrimenti dovreste spendere per taxi e bus.
Inoltre, guidare per le dune del deserto di Fuerteventura con la musica a tutto volume è un vero piacere, e un buon veicolo può rendere questo momento ancora più magico… con Cicar, questo potrebbe venirvi offerto gratis.
Il costo del carburante è più basso che in Italia, anche se non basso come a Tenerife: parliamo di circa 1€ \ L per la benzina (gasolina 95) al momento della stesura di questo articolo.
Per quanto riguarda i brevi spostamenti, alle Canarie non esiste Uber, ma il servizio di TAXI tradizionale è abbastanza economico, quindi usufruitene senza timore se ne avete la necessità.
Dal punto di vista sanitario, con la Tessera Europea Sanitaria avrete accesso gratuito a tutti gli Hospitales e Centros de Salud della regione.
Cosa vedere: la top 5
Ecco la mia personale top 5 delle migliori attrazioni a Fuerteventura: i posti da visitare che non potete perdervi per nessun motivo.
Isla de Lobos
Situata a circa 10min di “water taxi” dal porto di Corralejo (potreste anche arrivarci in canoa, con il kitesurf, o nuotando), la Isla de Lobos è un vero paradiso che non potete perdervi per nessuna ragione.
Arrivarci è semplicissimo: escluse le ipotesi più sportive sopra menzionate, un water taxi ha un costo di 15€ a\r, e nel giro di una giornata ve la potete camminare tutta.
I punti da vedere assolutamente sono:
- El Puertito, in cui il colore surrealmente blu dell’acqua, unito all’artiginalità del piccolo molo che dà il nome alla zona, vi darà la sensazione di trovarvi in un piccolo villaggio di pescatori in Thailandia. Degno di nota anche il piccolo ristorante dove per 8€ è possibile provare una paella tanto buona, quanto abbondante, quanto sorprendente (mi attendevo la tipica trappola per turisti, e invece!)
- La Playa de la Concha, un piccolo golfo fatto di spiaggia bianca ed acqua cristallina che non ha niente da invidiare alle più spettacolari spiagge caraibiche.
- La Caldera, ossia il vulcano, sulla cui cima potrete salire al termine di una hike di circa 30 minuti
Vi sono poi altre piccole spiaggette e sentieri interni che potrete percorrere tranquillamente in giornata: un giro completo dell’isola, a piedi, richiede comunque poche ore… personalmente però, trovo sia più divertente fermarsi un attimo, rilassarsi e godere della vista e delle spiagge, piuttosto che affrettarsi a percorrere ogni singolo cm calpestabile dell’isola.
Dunas de Corralejo
A sinistra, l’oceano blu e limpido. A destra, il deserto e le sue caratteristiche dune di sabbia. Al centro, una spettacolare strada in cui guidare è un vero piacere.
Non c’è molto altro da dire sulle Dunas de Corralejo: andateci, percorrete tutta la strada che le attraversa (parliamo di circa 10 minuti in auto), e poi perdetevi fra le dune o sdraiatevi in una delle varie spiagge situate lungo il percorso, fra surfisti, kitesurfer e normali bagnanti.
Betancuria
Betancuria è il cuore storico di Fuerteventura. La prima colonia spagnola alle Canarie, fondata nel 1404.
Una città con un’eredità storica tutt’oggi intatta a cui i circa 700 abitanti sono ancora molto legati.
E’ possibile visitare diverse chiese (in particolare quella di Santa Ines) nonchè l’ex convento francescano.
Oltre a Betancuria, l’intera area dell’omonimo parco nazionale è degna di essere visitata: deserto, strade selvagge interrotte da piccoli gruppi di case, e inaspettate chiesette.
Playa de Esquinzo
Situata verso la fine di un’avventurosa strada sterrata che parte da El Cotillo, la Playa del Esquinzo è una delle più iconiche della costa Nord-Ovest di Fuerteventura.
E’ caratterizzata, come tutte le spiagge “in batteria” di questo versante, da un misto di sabbia arancione, rocce rosse a strapiombo sul mare e rocce grigie che emergono dall’acqua.
Un posto selvaggio ed immacolato, salvatosi da quasi qualsiasi intervento umano (strade comprese).
Montana Roja
La Montana Roja è un vulcano di poco più di 300mt situato vicino a Corralejo. In realtà, sono molteplici i vulcani di dimensioni simili sparsi su tutta l’isola, ma quello della Montana Roja è probabilmente uno dei più suggestivi grazie alla vista sull’oceano di cui potrete godere una volta in cima.
Il trekking per salirvi non è estremamente impegnativo, e la posizione comoda vicino ad una delle maggiori città dell’isola lo rende un punto facilmente inseribile nei vostri piani di viaggio.
Le migliori spiagge
Oltre a quelle già citate nella top 5 di cose da vedere a Fuerteventura, ecco altre imperdibili “playas” per tutti gli amanti della vita da spiaggia.
Playa de Cofete
Una spiaggia sterminata, incontaminata e di difficile accesso situata nell’estremo sud dell’isola. 13km di sabbia arancione con montagne rocciose sullo sfondo ed acqua cristallina, e nulla più: niente obrobriosi hotel, bagni, stabilimenti, niente di niente.
Solo voi, la sabbia, e qualche altro essere umano ogni tanto.
Playa de Sotavento \ Jandia
La Playa de Sotavento è per certi aspetti simile a quella di Cofete, sebbene quest’ultima sia decisamente più suggestiva.
Tuttavia, Sotavento ottiene un posto in questo articolo per due motivi: il primo, è che è più facile da raggiungere. Il secondo, che offre un simpatico spettacolo a seconda che ci sia l’alta o bassa marea, con scenari completamente opposti a distanza di poche ore. Per chi non c’è abituato, una curiosa sorpresa.
Playa del Cotillo
La Playa del Cotillo non sarà la più suggestiva della zona, ma offre un eccellente rapporto costi \ benefici.
In altre parole, non dà la stessa sensazione di paradiso sperduto che avreste sull’Isla de Lobos, ne’ quel senso di maestosità della natura che danno le rocce a strapiombo sul mare tipiche delle limitrofe spiagge scendendo la costa Ovest.
Tuttavia, la Playa del Cotillo, a differenza di quelle appena citate, è estremamente comoda e facile da raggiungere, e come potete vedere dalla foto sopra, si presta perfettamente ad una giornata di relax in spiaggia.
Wakiki Beach
Ok, bellissime le spiagge dove surfare, bellissime quelle in cui respiri la forza incontaminata della natura selvaggia, e tutto quanto… alle volte, però, fa piacere anche prendersi una pausa dallo sport o dal “turismo impegnato” e concedersi un “guilty pleasure” come Wakiki Beach.
Una semplice bellissima spiaggia dove respirare un’atmosfera di tipica vacanza in mezzo ad altre persone, con locali e beach club nelle vicinanze. La Rimini\Riccione di Fuerteventura.
Però no, non è così male come Rimini\Riccione: ricordate che siamo pur sempre alle Canarie!
Altre città
A parte Betancuria, che è entrata nella top 5, non sono molte le città degne di nota di Fuerteventura… d’altronde, non è decisamente un’isola su cui andare per il tipico turismo da città.
Andiamo comunque a scoprire le principali
Corralejo
Ajuy
Costa Calma
Morro Jable
La principale città del sud. Forse in tempi pre-covid era piena di turisti (tedeschi, da quanto mi hanno detto), ora è un po’ una ghost town. E no, non è vero che tutte le città dell’isola sono ghost town col covid. I bar al nord, ad esempio, sono quasi sempre quasi tutti pieni. Può essere un buon punto d’appoggio per visitare il sud se vi piacciono i luoghi tranquilli.
Puerto del Rosario
La “capitale” delle Canarie. Onestamente, non sono riuscito a trovare una sola ragione per cui valga la pena visitarla. Sappiatelo.
Altri trekking
Clima, meteo, temperature
Come potrete facilmente intuire, trattandosi di un deserto, il clima a Fuerteventura è sempre abbastanza caldo e soprattutto molto secco.
La pioggia è un evento più unico che raro, tuttavia le temperature non sono mai così elevate da diventare insopportabili.
I venti sono spesso molto sostenuti (d’altronde l’isola prende il suo nome proprio da questo aspetto: Fuerte Ventura) sicchè l’arsura del giorno è quasi sempre stemperata da una forte brezza… sempre per questo motivo, la sera è spesso necessario un giacchetto leggero, quantomeno in spiaggia o in posti non riparati dal vento.
Nel complesso, si tratta di un clima estremamente piacevole che non delude praticamente mai gli amanti del caldo (non asfissiante).
Fuerteventura e il covid
E’ vero che col covid è tutto deserto e non vale la pena andare?
No. Anzi, questo è il momento migliore in assoluto per godersi l’isola, perchè non c’è il tipico sovraffollamento dell’alta stagione, ma allo stesso tempo c’è sempre vita e attività… non credo che Fuerteventura o le Isole Canarie in generale saranno mai più così godibili.
A Fuerteventura, così come in tutte le isole canarie, vige un sistema a 4 livelli di allerta (l’equivalente dei colori delle regioni italiane).
Per tutti i livelli è previsto un toque de queda (coprifuoco), delle limitazioni al numero di persone che possono riunirsi, e l’utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici.
A seconda del livello, varia l’orario del coprifuoco, il numero di persone che possono riunirsi, e le attività che possono restare aperte.
Al livello 1 è quasi tutto aperto: palestre, piscine e teatri compresi.
I livelli 2 e 3 non pongono restrizioni drammaticamente maggiori rispetto all’uno, sebbene anticipino il coprifuoco e limitino il numero di persone che possono riunirsi in luoghi pubblici (da 10 a 4).
Misure come la chiusura degli spazi interni dei ristoranti non pongono particolari problematiche, dato che sull’isola quasi ogni attività di questo tipo ha degli spazi all’aperto.
Il livello 4 è invece più problematico, ma per fortuna Fuerteventura non è mai arrivata a questo punto, oscillando sempre fra l’1 ed il 3.
Per entrare alle Canarie è necessario un test antigeno che ci verrà chiesto in aeroporto. Chi arriva passando per la Spagna però dovrà adeguarsi alle più restrittive leggi della Spagna continentale, che prevedono un test necessariamente PCR e la compilazione di un questionario online sul sito del Ministero della Salute per ottenere il QR Code da mostrare in aeroporto.
F.A.Q.
E’ vero che sono tutti italiani?
Si.