Siete giunti a Tenerife e, spiazzati dalla moltitudine di posti fantastici da visitare, non sapete neanche da dove iniziare?
Nessun problema, oggi vi vengo in aiuto con una selezione di 10 fantastici luoghi che non potete proprio perdervi prima di tornare a casa!
Tutti i consigli di questo articolo provengono dalla mia personale esperienza, e ciascuno di essi sarà corredato da foto scattate dal sottoscritto per darvi un’idea precisa del luogo che andrete a visitare… nessuna immagine scopiazzata da Google quindi, dove magari i ritocchi con Photoshop o particolari prodezze del fotografo possono dare una visione distorta della realtà: quello che vedrete qui sarà davvero ciò che avrete davanti ai vostri occhi, senza artificiosi ritocchi.
Sommario
Il Teide (e la strada per arrivarci)
Più che una semplice cosa da vedere, questo è un vero e proprio itinerario che culmina con Sua Maestà il Teide: la montagna (con i suoi quasi 3800mt) più alta di Spagna, il vulcano (tutt’ora attivo) che ha praticamente dato vita all’isola di Tenerife.
In realtà, la mia personalissima opinione è che la strada che lo attraversa, tagliando diametralmente l’isola da nord a sud, è ancora più spettacolare del Teide stesso. Questo perchè la mitica TF-24 (che diverrà poi TF-21 e TF-565) è un meraviglioso viaggio che in poche ore d’auto vi porta su pianeti differenti, con climi e paesaggi totalmente diversi e l’emozione di fare su e giù dalle nuvole.
Ma andiamo con ordine…
Si inizia l’itinerario da La Laguna, il cuore universitario dell’isola: una piccola città con un amabile centro storico in stile coloniale che merita certamente una visita già che siete da queste parti.
Da qui, si procede sulla TF-24, salendo piano piano verso La Esperanza: dopo poco, vi troverete immersi nella prima parte di questo viaggio nel viaggio, ossia quella nella foresta.
Il clima qui è abbastanza instabile e spesso nuvoloso: trovare una giornata come quella della fotografia non è scontato, ma comunque probabile se state almeno una settimana sull’isola.
Nel giro di pochi km uscirete dalla foresta più densa, salirete sopra il livello medio delle nuvole, e Sua Maesta El Teide vi si rivelerà, in tutta la sua portentosità, come nella foto di copertina di questo paragrafo poco più in alto.
Godetevi la vista di tutto quel verde, perchè nel giro di pochi minuti il paesaggio cambierà completamente: alle pendici del picco del Teide il terreno diventa brullo ed arancione, come se fossimo su Marte.
A questa altezza, come potrete intuire dal paesaggio, le nuvole e l’acqua non arrivano quasi mai: anche nelle giornate più uggiose in cui tutta l’isola sembra ricoperta di nubi, la zona del Pico del Teide regala spesso giornate limpide e cristalline come raramente avrete visto nella vostra vita.
Da qui, potete cimentarvi nella scalata del Teide per arrivare nel punto più alto di tutta la Spagna. Due sono i modi: il primo, con la cabinovia; il secondo, salendo a piedi.
In entrambi i casi, a meno che non vogliate cimentarvi in una scalata notturna, vi servirà un pass, ottenibile gratuitamente ma con prenotazione. Approfondirò tutti questi aspetti in un altro articolo.
Ma non è finita qua, perchè ci aspetta la discesa (lungo la tf-21 e poi tf-565), ugualmente spettacolare…
A rendere questo itinerario davvero perfetto è l’ugualmente perfetto “timing” con cui vi troverete a scendere… la strada in questione dà il meglio di se’ al tramonto, e capita a fagiuolo proprio alla fine della nostra giornata.
Ecco un altro scatto che ci regalano le luci del tramonto e le omnipresenti nuvole:
Non rimane che concludere la giornata con un’abbondante cena, magari in uno dei guachinche di cui è piena questa zona, dove vi sarà solitamente possibile mangiare quantità enormi di pietanze tipiche a prezzi davvero bassi.
Masca
Masca è uno dei villaggi più amati di tutta l’isola, e non solo per la straordinaria bellezza di questo piccolo paesino costruito praticamente su un dirupo, con la sua iconica roccia all’estremità Ovest, ma soprattutto per le decine di sentieri che partono da qui e raggiungono alcuni dei più suggestivi punti panoramici dell’intera isola.
Trovo che i paesaggi intorno a Masca siano i più rappresentativi di Tenerife: è possibile ammirare queste montagne rocciose, verdi ma non troppo, che si stagliano quasi con violenza contro l’oceano, il tutto condito da un cielo quasi sempre limpido e soleggiato.
Anche in questo caso, bellissima la strada che da Santiago del Teide giunge fino a Masca: un piacere guidarvici sopra, ed un piacere fermarsi nei vari viewpoint da cui si possono ammirare, senza particolari sforzi, paesaggi mozzafiato.
Per i più sportivi (o quantomeno, meno pigri), vi sono poi diverse hike che partono dal limitrofo Mirador Cruz de Hilda e vi consentono di arrampicarvi sulle montagne della zona, per viste ancora più incredibili.
Il sentiero più famoso però, quello che dal paesino di Masca porta alla spiaggia, è chiuso da ormai 3 anni per lavori, e non sembra intenzionato a riaprire (potete scavalcare e rischiarvela, ma se vi beccano sono multe salate!)
El Bujero
El Bujero è un arco di roccia che incornicia alla perfezione una vista mozzafiato sull’oceano.
Non è fra le attrazioni più popolari di Tenerife, ma probabilmente anche a causa del percorso per arrivarci: sia chiaro, nulla di estremo, ma senza dubbio impegnativo.
La prima ora è tutta in salita, mentre l’ultima mezz’ora vi obbliga ad arrangiarvi sul costone roccioso di uno dei Gigantes (ossia i giganti di roccia a strapiombo sul mare che si vedono da Los Gigantes) senza un vero e proprio sentiero che vi conduca a destinazione.
Alla fine però, sarete ricompensati da una vista mozzafiato sull’oceano e sulla vicina Puerto de Santiago. Ne vale la pena!
Playa Las Teresitas
Dopo 3 attrazioni in cui è necessario guidare, camminare, esplorare e faticare, eccone una per voi semplice semplice… La Playa de Las Teresitas si trova a pochi minuti da Santa Cruz de Tenerife, la “capitale” dell’isola, ed è semplicemente perfetta per rilassarsi e prendere il sole su una distesa di sabbia “artificiale” importata dal Sahara.
Insomma, non sarà di quanto più autentico e selvaggio, ma guardate che meraviglia… come si fa a non voler passare una giornata di relax in un posto come questo?
Garachico
In termini di piccole, amabili città in stile coloniale, Garachico vince a mani basse. Un piccolo bijoux nella parte nord-ovest dell’isola, che si presta eccellentemente ad una veloce visita, magari di ritorno dalle vicine Masca, Tamaimo (la città da cui parte il sentiero per El Bujero, di cui abbiamo appena parlato) o Punta Teno (di cui parlerò a breve).
Garachico era un tempo (nel 1700) la capitale dell’isola, il principale scalo mercantile dove abitavano le più abbienti famiglie dell’epoca.
Poi, un’eruzione vulcanica la spazzò via quasi completamente.
Rimane comunque un piccolo “borgo” dove è ancora possibile apprezzare l’architettura ricca e borghese dell’epoca, con casette colorate e piccole fortezze.
Punta Teno
L’estremità Ovest di Tenerife, Punta Teno, è uno dei luoghi più affascinanti e selvaggi dell’isola: il clima spesso minaccioso, con venti forti e cielo nuvoloso, unito alla scarsità di insediamenti umani, fa di quest’area una vera e propria esperienza a contatto con la forza della natura.
Il simbolo di Punta Teno è senza dubbio il faro, un luogo pieno di storia dove indugiare immaginando la vita di coloro che furono i guardiani di questo remoto faro.
Per arrivarci dovrete passare attraverso una strada chiusa al traffico che parte da Teno… sono quindi principalmente 3 le possibilità: autobus, noleggio bici, piedi.
La fermata dei bus, nonchè il noleggio (ambulante) di biciclette, si trovano proprio di fronte alla sbarra dove si interrompe la strada.
Per andare a piedi, assicuratevi solo di non soffrire di claustrofobia: lungo il percorso ci sanno un paio di tunnel nella roccia lunghi ed incredibilmente bui… per alcuni, può essere un po’ inquietante (e gli innumerevoli cartelli di pericolo per caduta massi non aiutano in tal senso).
Playa Diego Hernandez (Hippie Beach)
Nella zona de La Caleta, famosa per essere piena di resort di lusso e golf club, è situata una spiaggia dalle vibes davvero inaspettate.
Si tratta della spiaggia Diego Hernandez, nota ai più come “La Spiaggia degli Hippie“.
Eh già, perchè la Diego Hernandez non è una semplice spiaggia nudista: sì, ovviamente sono molte le persone che decidono di prendere il sole così come mamma li ha fatti, ma questo è solo uno dei tratti caratteristici della spiaggia in questione.
Giocolieri, cani, chitarre, odore di incenso (e non solo…), un approccio alla vita fatto di allegria e leggerezza. Queste sono le note che si respirano passando una giornata (o, perchè no, anche la notte, purchè siate muniti di sacco a pelo) alla spiaggia degli hippie.
Un posto che, se vi sentite in sintonia con questa filosofia di vita, diventerà senz’altro uno dei vostri preferiti per l’atmosfera che emana.
Per arrivare alla Playa Diego Hernandez, è necessario camminare per circa 15-20 minuti dal parcheggio più vicino. Il sentiero non è segnato, ma è molto semplice: costeggiate il golf club fino alla fine, dopodichè proseguite dritti verso il mare fino a che non vedrete la spiaggia dall’alto.
Los Abrigos (Hippie Cuevas)
E sempre a proposito di hippie, degna di nota è anche la zona di Los Abrigos: le numerose “cuevas“, ossia grotte, della zona sono abitate da persone che hanno deciso di adottare uno stile di vita certamente diverso dal solito… e se doveste essere affascinati da questo mondo, non temete: c’è molto ricambio, e magari con qualche settimana\mese di attesa, anche voi potrete reclamare la vostra grotta!
Punta del Hidalgo
Da punta del Hidalgo partono e arrivano alcuni dei più bei trekking di Tenerife, come quello che dal Mirador Cruz del Carmen scende alla spiaggia, o quello che da Punta del Hidalgo sale fino a Chinamada, con viste sulle montagne verdissime circostanti e sull’oceano. E quest’ultimo è proprio quello che vi consiglio, e che potete vedere nelle foto di questo paragrafo.
In cima alla montagna sorge il villaggio di Chinamada: più che un villaggio, 4 case e un ristorante (consigliato).
Qua, al termine dell’impegnativa hike, vi attende una vista bucolica ed inaspettata, molto diversa da quanto visto fino a questo punto dell’escursione.
Le montagne portentose e verde scuro lasciano spazio a rilievi dalle pendenze più dolci, meno spigolose, pieni di prati e fiori.
Potete fare un picnic, o sedervi al ristorante in cima al villaggio, prima di incamminarvi sulla stessa via per il ritorno.
Anaga Park
Il parco di Anaga è il cuore verde pulsante dell’isola. Un’enorme (compatibilmente con le dimensioni dell’isola) foresta sulle montagne che si stagliano sull’oceano, dove gli elementi della terra, dell’aria e dall’acqua si uniscono in paesaggi unici e mozzafiato.
Dal parco di Anaga partono decine e decine di sentieri di ogni genere e difficoltà: potrete incamminarvi lungo sentieri che attraversano una foresta fitta e buia, ricca di fascino e mistero; sentieri che si inerpicano fino alle cime più alte della zona, da cui godere di viste incredibili sull’oceano; sentieri che vi conducono nelle più remote ed inaccessibili spiagge dell’isola.
Un vero e proprio paradiso per ogni amante delle escursioni, che avrà come unico problema l’imbarazzo della scelta… ok, forse non proprio l’unico problema. Una questione da tenere sempre sotto controllo quando pianificate un’escursione ad Anaga è il meteo… se la zona è così verde, d’altronde, un motivo c’è, e questo motivo è che piove molto più spesso che in qualsiasi altra parte dell’isola.
Nel prossimo paragrafo andrò a consigliarvi uno dei tantissimi percorsi che si possono fare ad Anaga, ma il consiglio è quello di provarne quanti più potete.
Benijo – El Draguillo – Chamorga
Fra le varie hike del parco di Anaga, quella che parte da Benijo e arriva a El Draguillo è senza dubbio una delle più popolari.
Da qui, è possibile tornare indietro dopo aver goduto di bellissime viste a strapiombo sul mare e sulle Roques de Anaga (dei grossi scogli sulla punta nord), mentre se vi sentite particolarmente atletici, è possibile completare un loop passando per Chamorga e rientrando a Benijo attraversando la foresta nell’entroterra.
Vi sono poi molti modi per “impreziosire” l’itinerario, aldilà della hike in se’.
All’andata passerete per il Mirador Cruz del Carmen, uno dei principali snodi turistici del parco, quindi percorrerete la suggestiva TF-12 immersa nella foresta, attraverserete il Pico del Ingles e scenderete verso la costa passando per i bellissimi villaggi di Taganana ed Almaciga.
Tutti questi luoghi meritano senza dubbio una sosta, e nelle foto seguenti potrete capirne il perchè:
Al ritorno, la Playa de Benijo è uno dei posti più suggestivi dove ammirare il tramonto, e tutta la zona pullula di guachinche dove mangiare tanto (e bene) a poco prezzo.
El Medano
Se siete degli amanti degli sport acquatici, El Medano è la città che fa per voi: una piccola, ma densa, comunità di Kitesurfer e Windsurfer in cui i forti venti creano condizioni ideali per questi sport quasi 365 giorni l’anno.
Chi desidera una vita da spiaggia più tradizionale probabilmente troverà fastidioso il vento forte e la ristrettezza di spazi dedicati al bagno libero, tuttavia per chi vuole solo sentir parlare di sport durante il giorno, per poi uscire la sera e trovare strade vive e attive piene di bar e gente, amerà alla follia le vibes de El Medano.
Ciò che ho trovato incredibile di questo posto è il fatto che si tratta, di fatto, di una cittadina davvero piccola, percorribile a piedi da una parte all’altra nel giro di pochi minuti, che però non dà mai quel senso di “piccolo buco” tipico dei piccoli borghetti sperduti…. anzi!
Al Medano avrete tutta la bellezza e quel feeling di “casa accogliente” tipico delle piccole città in cui tutti conoscono tutti, ma allo stesso tempo la vita, la varietà ed il divertimento di città ben più grandi. Un piccolo miracolo!
Bajamar
Se vi affascina la potenza del mare e delle onde, Bajamar merita certamente una visita: nei giorni migliori non è difficile vedere onde di svariati metri scagliarsi contro le rocce e le barriere della città, dando origine a spettacolari schizzi d’acqua. Trovandosi a pochi minuti di auto da Punta del Hidalgo, di cui vi ho parlato poc’anzi, vale la pena fermarsi a dare un’occhiata.
Mesa del Mar
Arrivare a Mesa del Mar è già di per se’ uno spettacolo, con una strada a strapiombo sul mare fatta di curve e pendenze folli, in cui la difficoltà maggiore non è tanto il guidare, quanto il tenere gli occhi sulla strada piuttosto che sulla meravigliosa distesa blu che si apre di fronte ai nostri occhi, aldilà del guard rail.
Arrivati in fondo, si arriva in uno dei parcheggi più brutti di tutta Tenerife, con un paio di ecomostri da rabbrividire.
Da qui, imboccate a piedi un tunnel, lo attraversate tutto e… bum! Magia!
Gli ecomostri spariscono, e lasciano spazio ad una natura quasi incontaminata: le piscine naturali con vista Teide, la spiaggia di sabbia nera vulcanica con onde e correnti spesso fortissime, il tramonto indisturbato che è possibile ammirare ogni giorno.
Un posto per qualche ragione poco frequentato (forse le difficoltà di accesso hanno contribuito), ma incredibilmente suggestivo.
Las Americas & Los Cristianos
Las Americas e Los Cristianos stanno a Tenerife come Rimini e Riccione stanno all’Italia. Ok, messa così non sembra una descrizione molto edificante, però amo la varietà, e dopo una settimana di escursioni e posti più o meno remoti, può far piacere tornare almeno per mezza giornata in una spiaggia enorme come quella di Las Vistas, affollata e piena di ristoranti, bar e caffè.
Inoltre, se siete surfisti (o se volete iniziare), Las Americas è uno dei migliori spot per principianti ed intermedi di tutto l’arcipelago.
Questo è inoltre uno dei luoghi principali della vita notturna (o quantomeno lo era prima del covid), e tutto è a misura di turista tradizionale.
A voi la scelta, se dargli almeno un’occhiata o saltare questa zona a pie’ pari.