Se sei giunto alla fine del tuo percorso di studi superiori e vuoi intraprendere la carriera accademica, è bene che tu abbia le idee chiare sin da subito. Che tu sappia già quale percorso seguire, o che tu sia nella situazione di voler fugare ancora qualche dubbio, questa guida ti suggerirà quale corso di laurea è più adatto a te in base a quelle che sono le tue passioni, i tuoi obbiettivi o semplicemente il campo del lavoro che ti interessa di più.
Chiaramente un elenco del genere non potrà mai essere esaustivo, quindi elencheremo gli sbocchi professionali relativi alle dieci facoltà che contano più iscritti in Italia, e lo faremo fermandoci solo alle lauree triennali (con una eccezione)
1. Farmacia
Chi si laurea in farmacia ha ben quattro opportunità fra cui scegliere: aprire un’attività propria, lavorare in un’azienda, lavorare nell’ambito della pubblicità oppure in quello del settore pubblico. In ogni caso il laureato saprà produrre, trasformare e confezionare prodotti relativi alla salute di tipo chimico e cosmetico nelle modalità e nelle misure previste dalla normativa italiana vigente. Se si sceglie di aprire un’attività, si potrà optare per un’erboristeria, una farmacia o una parafarmacia. Da non sottovalutare la possibilità di fare domanda presso un’azienda alimentare o cosmetica, le quali sono sempre alla ricerca di nuovi metodi di realizzazione dei propri prodotti.
2. Architettura
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 328 del 5 giugno 2001, il laureato in triennale di architettura può accedere, tramite il superamento di un esame di stato composto da quattro prove, all’albo degli Architetti-sezione B (la sezione A è riservata ai laureati magistrali). L’architetto iscritto alla sezione B – detto iunior – può collaborare con aziende pubbliche e private in termini di realizzazione e collaudo delle varie opere. Può inoltre prendere parte all’attività di progettazione e gestione del personale, soprattutto in materia di vigilanza e liquidazione. Ma probabilmente quello che è il settore più fecondo per chi ha una triennale in architettura è quello della consulenza, in quanto tutte le amministrazioni pubbliche hanno “a libro paga” una di queste figure predisposte alla stima di tempi e costi di realizzazione di un’opera.
3. Scienze Politiche
Nell’era della globalizzazione, si sa, anche una laurea in scienze politiche non può non guardare all’estero. Oltre che per le posizioni classiche, come quelle di quadro all’interno di istituzioni governative (ambasciate), enti pubblici (province e regioni) e medie e grandi imprese, il laureato in scienze politiche viene preparato a sapersi muovere agilmente in un contesto dal respiro europeo e internazionale. Non solo Italia, quindi, e si può scegliere la carriera quale dirigente in enti pubblici presso un’istituzione europea (ad esempio, l’UE), extraeuropea (ed esempio, l’ONU) o anche privata nei rami alberghiero, turistico e pubblicitario.
Non ti dimenticare infine del campo del no profit: molte associazioni umanitarie o senza scopo di lucro sono alla perenne ricerca di professionisti che siano in grado di tracciare solide linee guida nei processi di pace e nell’applicazione del rispetto dei diritti umani, permettendoti di ricoprire una posizione di prestigio che al contempo ti gratificherà anche eticamente.
4. Scienze della Formazione
Chi ottiene questa laurea può esercitare tutte le professioni previste dalla legge n. 328 del 2000, la cosiddetta “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Fondamentalmente i principali ambiti di lavoro nei quali potrai cimentarti saranno due: quello di fornire aiuto ed assistenza alle categorie sensibili, e quello della formazione. Nel primo caso, riguardante gli ambiti previsti dalla 382/2000, la prestazione può essere di tipo domiciliare o da intendersi in una struttura pubblica o privata, e sarà rivolta a categorie quali quelle dei minori di tutte le età, anziani, stranieri e detenuti, fra gli altri.
Il secondo ambito al quale poter rivolgere le proprie attenzioni è quello del formatore, sia per quel che riguarda strutture pubbliche e private dedicate all’infanzia (ad esempio, asili nido), oppure erogando servizi di formazione professionale presso associazioni, imprese, enti pubblici e strutture extrascolastiche.
5. Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Qui allarghiamo un po’ il nostro raggio d’azione, poiché più che di un vero e proprio corso di laurea, si tratta di tutti quei corsi contemplati da questo dipartimento. Nonostante la varietà dei campi possibili (si passa dalla chimica alla matematica, dall’informatica alla biologia) le opportunità di lavoro per chi ottiene una laurea in questa macroarea possono essere raggruppabili in settori comuni.
Il laureato potrà mettere a disposizione le proprie conoscenze nei laboratori dell’università come ricercatore, o ancora lavorando per aziende esterne ai circoli accademici. L’alternativa è quella di proseguire i propri studi, preferibilmente all’estero, per poter lavorare in team di ricerca internazionali, o ancora quella di calcare la strada della consulenza per compagnie private e organizzazioni governative.
Da non sottovalutare la possibilità dell’insegnamento accademico, al quale però non si può giungere prima di aver conseguito almeno un dottorato di ricerca.
6. Medicina
Laurea in medicina è l’unica, in questo nostro elenco, a non prevedere un corso di studi triennale, quindi se il tuo sogno è quello di una carriera medica, tieni presente che il corso dura sei anni (è una laurea magistrale a tutti gli effetti). Partiamo dal presupposto che anche per l’Italia l’esercizio della professione medica è regolato dalla direttiva 362 del ’75 della CEE. Per accedere alla professione di medico dovrai sostenere un esame di stato perché, ricordiamo, la qualifica di “Dottore” si ottiene con il conseguimento della laurea, di qualsiasi laurea, mentre per essere un medico abilitato è necessario essere iscritti alla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, cui si accede appunto solo previa superamento dell’esame di Stato.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, al laureato in medicina è fortemente consigliato di proseguire i propri studi in un corso di specializzazione, che sarà di durata variabile, si terrà all’interno di un ospedale, e per il quale si viene retribuiti.
7. Lettere
A differenza della facile ironia che si può fare per questa laurea, essa permette notevoli sbocchi professionali, basta solo sapersi guardare bene intorno e riuscire ad approfittare delle poche occasioni che ci capitano. Non tutti infatti sanno che una laurea in lettere fornisce un canale privilegiato di accesso a mansioni poco note, ma molto gratificanti, come quella di bibliotecario, tecnico di museo e organizzatore di convegni. Ma il settore al momento più fecondo, probabilmente, è quello dell’informazione: una laurea in lettere ti permette infatti di avere una solida formazione culturale e linguistica, alfine di poter fare domanda come autore o collaboratore ai testi presso enti radiofonici, televisivi e giornalistici. Ultimo ma non ultimo, il settore del copywriting, per il quale soprattutto con l’esplosione di siti di informazione online c’è oggigiorno una richiesta più che notevole di professionisti.
8. Scienze Giuridiche
Oltre a formarti per la ben più ambita magistrale in Giurisprudenza, la laurea triennale in scienze giuridiche ti permette di lavorare per aziende pubbliche e private, facenti capo prevalentemente al terzo settore. In ogni caso, il laureato in scienze giuridiche avrà tutte le qualifiche per svolgere una professione inerente alla gestione del personale, delle relazioni con i sindacati, della disciplina giuridica dell’ente/azienda. Dopo un’opportuna carriera e formazione sul campo, non è escludibile la nomina a posizioni direzionali o amministrative, poiché la laurea in questione fornisce tutta la preparazione necessaria a ricoprire anche i più alti ruoli aziendali.
9. Ingegneria
Se pensavi che per trovare lavoro con una formazione da ingegnere fossero necessari non meno di cinque anni di studi, ti sbagliavi. Esistono almeno tre corsi (ingegneria civile e ambientale, ingegneria dell’informazione, ingegneria industriale) che ti qualificano e ti permettono di lavorare in soli tre anni.
Per ingegneria ambientale, citiamo le attività di progettazione e gestione di strutture tecniche e commerciali, non solo quindi i “classici” edifici ma anche le opere idrauliche e geotecniche. Fondamentale è poi la posizione dell’ingegnere ambientale per tutte quelle situazione che richiedano studi approfonditi per lo smaltimento e la gestione dei rifiuti.
Il laureato in ingegneria dell’informazione potrà cimentarsi in quei progetti ove è prevista la progettazione e lo sviluppo di sistemi informatici, elettronici e relativi al mondo di internet. Si tratta di una posizione che potremmo definire ibrida, in quanto la figura professionale si dovrà occupare sia dell’aspetto tecnico della realizzazione, sia di quello sociale della distribuzione.
Infine, il laureato in ingegneria industriale, a seguito del superamento di un esame di stato, avrà la possibilità di iscriversi alla sezione B dell’albo degli ingegneri, guadagnando la qualifica di ingegnere iunior. Ciò gli permetterà di poter collaborare potenzialmente con qualsiasi ente o azienda volga il suo operato alla realizzazione, produzione ed erogazione di beni e servizi.
10. Economia
Ultima ma non ultima (si tratta pur sempre del corso di laurea che in Italia conta più iscritti), abbiamo quella che ha il suo nome ufficiale in Scienze dell’economia e della gestione aziendale. L’appeal dato da questo corso di laurea è presto giustificato con le possibilità lavorative che offre: si passa infatti dalla direzione d’impresa privata all’amministrazione di azienda pubblica, dalla posizione di esperto tributario a quella di consulente del lavoro. In definitiva, non ci pare di esagerare se diciamo che una laurea triennale in economia dopo soli tre anni di studio fornisce una fra le più allettanti rose fra cui scegliere il proprio lavoro. A conseguimento di una laurea magistrale nello stesso campo inoltre, si può anche considerare l’ipotesi di una sempre soddisfacente carriera accademica, dedita all’insegnamento e alla condivisione del sapere.