C’è differenza fra la similarità di un dupe con il suo originale, e la qualità del dupe stesso?
Secondo me assolutamente sì, e in questo articolo parleremo proprio di questo aspetto, usando come pretesto la recensione di un profumo a mio avviso spettacolare: Shaghaf Oud Abyad, prodotto dalla casa Swiss Arabian.
Sommario
Shaghaf Oud Abyad & confronto con l’originale
Shaghaf Oud Abyad è un profumo fortemente ispirato ad Amouage Interlude.
Per chi non lo conoscesse, si tratta della tipica fragranza araba ultra carica con resine, balsami, incenso, mirra e spezie… insomma, il tipico “orientalone” pesante di nicchia, ossia un profumo per niente mass-pleasing, difficile da indossare, molto elegante, molto particolare ma anche molto rischioso.
Una delle caratteristiche di Amouage Interlude è quella di essere molto fumoso, con una nota di fumo inconfondibile, al punto da farlo sembrare un profumo “affumicato”.
Ebbene, Shaghaf Oud Abyad questa nota affumicata non ce l’ha.
Risulta dunque molto facile sentire la differenza fra lo Swiss Arabian e l’originale da cui trae ispirazione, tuttavia questa differenza più che un errore di copiatura, secondo me, è un twist volontario dato dalla casa per conferire un carattere più giovanile al suo prodotto e renderlo più facile da indossare.
Definirlo mass-pleasing sarebbe esagerato, ma si vede che lavora verso quella direzione.
Premetto che non sono un fan dell’originale di Amouage: è un profumo che non indosserei perché non mi si addice, ma nonostante questo trovo Shaghaf Oud Abyad veramente buono.
Non lo si mette per andare in discoteca e prendere i complimenti che vi darebbe One Million, ma è estremamente più facile da indossare e questo me lo rende addirittura preferibile rispetto all’originale, nonostante il costo di circa 30 euro per Oud Abyad rispetto agli oltre 200 di Amouage Interlude.
Se siete dei fan di Amouage Interlude e vi piace per questa sua caratteristica fumosa, incensata, carica e super orientale… rimarrete delusi da Shaghaf Oud Abyad.
Se invece, come me, vi piace avere dei profumi più particolari, pur non apprezzando certi estremismi, Shaghaf Oud Abyad è non solo più economico ma anche migliore dell’originale.
Similarità di un dupe o qualità a 360 gradi?
In che modo questa cosa si collega con il discorso sulla qualità di un dupe e sulla similarità con l’originale?
Ritengo che la qualità di un dupe non sia dovuta solo a quanto sia simile al suo profumo ispiratore, ma anche alla qualità del profumo in se’.
Posso avere due profumi estremamente simili ma con una piccola differenza che risulti fastidiosa, o due profumi con una marcata differenza che risulti più una volontaria variazione che un errore di copiatura.
Fra due profumi del genere la mia preferenza andrà sempre verso quello qualitativamente migliore nel complesso, anche se meno simile.
Performance Shaghaf Oud Abyad
Per quanto riguarda le performance dello Swiss Arabian, queste sono eccellenti sia in termini di scia che in termini di longevità.
È veramente un piccolo gioiello specialmente se rapportato al suo costo minimo.
La prima volta che l’ho indossato è andato avanti a proiettare a buona distanza per almeno tre ore, e con due spruzzi non è per niente roba da poco.
Essendo un profumo abbastanza insolente, molto sbattuto in faccia, molto forte, molto particolare, molto virile, avrei preferito in realtà una cosa un pochino più tenue e mansueta.
Conclusioni
Se vi piacciono le fragranze orientali, se vi piace Amouage Interlude ma volete qualcosa con un twist più giovane, se vi state avvicinando al mondo dei profumi di nicchia e volete qualcosa di economico senza però prendere un banale clone, se volete un profumo vero a tutto tondo, che vi distingua e che vi dia gusto indossare, Swiss Arabian Shaghaf Oud Abyad fa al caso vostro.
E quando acquistate un clone di qualsiasi altro profumo, a prescindere da quelli citati qui, non valutate soltanto la somiglianza con l’originale, ma prendete in considerazione il profumo come a se’ stante, con una sua dignità.
Video
Questo articolo è stato ricavato dalla trascrizione dell’omonimo video pubblicato sul canale Youtube di Guida alla Scelta, che trovate di seguito: