Già da qualche anno la crescente attenzione al corpo e al benessere ha condotto ad un moltiplicarsi di prodotti, di vario genere, che promettono miracoli in poco tempo. E, soprattutto, senza sforzo. Il panorama è molto ampio: fanghi che fanno sparire la cellulite, bevande sostitutive dei pasti, integratori come fossero caramelle, pasticche che consentono anche agli studenti più svogliati di trovare la concentrazione.
Ora, razionalmente sappiamo tutti che serve una sola cosa per stare bene: avere uno stile di vita sano ed equilibrato. Certo, ciò comporta sacrifici non da poco, curare l’alimentazione, fare regolare attività fisica, limitare vizi dannosi come il fumo e molto altro ancora. Entrano proprio qui in gioco le tante aziende che si occupano a vario titolo di wellness: non dovrai fare alcuna rinuncia, basteranno i loro prodotti a realizzare i tuoi sogni! Fanno leva, insomma, su quella insita pigrizia e ricerca del piacere che, in varia misura, contraddistingue ciascuno di noi.
Parallelamente a questo fiorire di prodotti e aziende pressoché dal nulla, sono però iniziate a salta fuori anche le prime lamentele, e addirittura denunce per truffa. Il problema non riguarda solo l’efficacia di un frullato ad alto contenuto proteico, ma anche il meccanismo di funzionamento di queste società, che si basa sul marketing piramidale. Un doppio binario insomma, che interessa clienti e venditori allo stesso tempo. O meglio, come vedremo a breve spesso i clienti sono gli stessi venditori.
Prima di analizzare le inchieste più “calde” che hanno coinvolto famosissimi gruppi operanti anche in Italia, vediamo subito come proteggersi dal sistema multilivello (MML) o piramidale (in quest’ultimo caso l’acquisto dei beni è periodicamente obbligatorio, mentre nel MML no), dal momento che molto spesso le società-scam sono basate proprio su questo modello.
Marketing piramidale e benessere: ecco perché è una truffa
“Sono veramente euforico!”, “Ho guadagnato 500 euro in due ore!“, “Ho risolto tutti i miei problemi grazie a Tal de’ Tali!“, non sono solo gli odiosi pop up che chiudiamo frettolosamente e sbuffando quando apriamo un sito web, ma veri e propri specchietti per allodole.
Partiamo dal presupposto che nessuno regala niente e i guadagni facili o non esistono o nascondono illegalità di vario genere. Si tratta infatti della ben nota trovata del marketing piramidale: l’azienda ti propone formazione e materiale ad un certo costo e tu dovrai non solo vendere il prodotto o servizio ma reclutare nuovi venditori. Via dunque ad un primo periodo d’oro che vede l’estenuante convincimento di parenti e amici, e naturalmente anche loro dovranno creare la propria base affiliando altri soggetti. Il guadagno, del resto, consiste nel pagamento di una commissione sulle vendite dei distributori presentati in azienda.
Ma cosa accade quando non si hanno più persone da portare nel team? Un po’ quello che, sarcasticamente, ha ben descritto Checco Zalone nel film “Che bella giornata“: non si guadagna più nulla. Il sistema è peraltro insostenibile, perché alla base della piramide non circola denaro se non trascurabili spicci e l’offerta è destinata ad eccedere la domanda. Semplici basi di economia misti a buon senso.
Il tutto per dire che quando la tua amica ti propone di entrare nella sua squadra con la promessa di guadagnare un sacco di soldi, chiediti perché ancora fatica a pagare le bollette e passa il tempo a cercare di reclutare persone su fb anziché godersi i millantati soldi e libertà: declina con un sorriso cordiale, mi ringrazierai, fidati.
Herbalife
Herbalife è probabilmente la più famosa società operante in Italia: la ricordo da sempre, ho ancora in testa lo slogan “corretta nutrizione e opportunità di lavoro“.
Già sul primo punto ci sarebbe da aprire un capitolo: diete fai da te o a distanza possono non solo essere inutili ma persino dannose. Occorre sempre farsi seguire da uno specialista, nutrizionista o dietologo che sia, perché solo le sue competenze faranno in modo che tu raggiunga i tuoi obiettivi senza rischi. Purtroppo però tra le soluzioni best seller di Herbalife troviamo proprio snack proteici e bevande energetiche. Sono tossici? Fanno male? La letteratura scientifica in merito è scarna per potersi esprimere con sicurezza, ma suggerisco la lettura di questo articolo in cui l’epatologo Stickel stabilisce una correlazione tra consumo di prodotti Herbalife e lesioni al fegato.
Dal punto di vista delle opportunità di guadagno non può non venire in mente Bill Ackman e il suo documentare Betting On Zero (si trova su Netflix); si parla approfonditamente del modello di business e della vicenda giudiziaria che ha condotto Herbalife a risarcire 350.000 ex membri. Ma non finisce qui. Nel 2012 la Federal Trade Commission (FTC) ha avviato un’inchiesta in cui si accusava l’azienda di essere una società di truffa piramidale, e che ha condotto alla sospensione del titolo in borsa.
Per concludere, nessun pericolo se si vuole acquistare un detergente per il viso (ritengo tuttavia che in commercio esistano alternative migliori e a costi inferiori), ma alla larga da diete improvvisate e da un lavoro che lavoro non è.
Giorno&Notte
Anche questa soluzione dimagrante è abbastanza conosciuta grazie ad un servizio delle Iene di qualche anno fa. Anche in questo caso spot all’insegna del sensazionalismo: “può cambiare la tua vita davvero!”. Come? Mangiando senza ingrassare e perdendo peso mentre si dorme. Neppure nel mio immaginario mondo fatato potrebbe essere possibile una cosa del genere, ma Giorno&Notte avrà la soluzione?
Senza giri di parole, no. Partiamo subito con le bugie dell’azienda. Dicono che il prodotto è stato testato all’Università di Parma; vero, peccato però che i test siano stati somministrati pressi la facoltà di veterinaria. Secondo punto: soddisfatti o rimborsati. Nessun rimborso sembra essere stato erogato, a giudicare dai feedback dei clienti che lamentano la mancata restituzione del denaro speso. Ah, precisiamo che si tratta di un prodotto il cui costo si aggira attorno ai 100 euro.
L’autorità Garante ha inoltre multato la società (la The Direct Marketing Company S. A.) per l’ingannevolezza della pubblicità di ben due prodotti, il New American Giorno&Notte e il New American Diet System Giorno&Notte Plus. L’Antitrust è scesa in campo rivolgendosi all’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), che è giunto alla conclusione che Giorno&Notte non funziona: gli effetti dimagranti sarebbero praticamente nulli, perché i tanto acclamati ingredienti, Chitosano ed Estratto di Betulla, non sono in grado di produrre significativi risultati in assenza di un regime alimentare ipocalorico. Lo stesso Garante ha inoltre posto all’attenzione che un uso prolungato di Giorno&Notte può portare a gravi danni per la salute.
Nuovobenessere
Nuovobenessere secondo me detiene il record di opinioni negative su TrustPilot: ben il 96% dei clienti parla di truffa. Insomma, già la reputazione online dovrebbe far desistere da ogni acquisto.
Ma cosa vende Nuovobenessere? Praticamente di tutto: elettrostimolatori, creme e unguenti vari, accessori per la depilazione, slim pants, da qualche tempo persino accessori per fumatori.
Veniamo subito a note di demerito: anzitutto i costi, dal momento che la maggior parte degli articoli sono facilmente rintracciabili in più sicuri siti internet ed almeno la metà del prezzo. La maggior parte degli ordini inoltre arrivano danneggiati, incompleti o addirittura non funzionanti.
Il bello arriva a questo punto: il servizio clienti è praticamente irrintracciabile perché non rispondono da nessun canale messo a disposizione (a questo punto direi per finta). I pochi che sono riusciti ad ottenere una sostituzione hanno ricevuto o altri prodotti danneggiati o sostituzioni parziali.
Terminiamo questo pittoresco affresco citando la mancanza di fattura/ricevuta; e, per la cronaca, il sito è ancora online nonostante diversi privati abbiano sporto denuncia.
Blubenessere
Nomen omen, in questo caso, e c’è da dire che Blubenessere su TrustPilot segue a ruota Nuovobenessere grazie al 92% di opinioni che lo definiscono “scarso”.
In effetti pure la sede di questa società si trova a San Marino, e secondo i più maligni ci potrebbe essere la stessa amministrazione alle spalle. Il sito e i prodotti sono molto simili, così pure il modus operandi: nessun ID dell’ordine, nessuna bolla, pagamento in solo contrassegno, difficoltà nel reperire il servizio clienti, prodotti fallati o non conformi alla descrizione e rimborsi reali come gli unicorni. Un curriculum di tutto rispetto, chapeau.
Blubenessere è venuto a galla per il boom che ha avuto un suo prodotto di punta, l’Artic Cube Air. Poco c’entra con il benessere (anche se in estate, se vogliamo, i refrigeratori d’ambiente potrebbero essere considerati tali!), ma grazie ai grandi volumi di vendita di questo macchinario naturalmente non funzionante si è scoperchiato il vaso di Pandora. A seguito c’è stato il caso dei leggins push up, peraltro a mio avviso ad un costo spropositato (3 paia per 49 euro!); non solo, anche in questo caso, prodotto diverso dalle fotografie presenti sul sito, ma anche senza etichetta, dunque senza la possibilità da parte del cliente di controllare i materiali e il luogo di fabbricazione. Ciliegina sulla torta, per il reso e il rimborso serve l’ID dell’ordine, informazione che Blubenessere omette spesso e volentieri.
JuicePlus+
Fresca fresca di quest’anno è la multa da un milione di euro pervenuta a JuicePlus+ Italia(e alle altre società straniere del gruppo) grazie all’azione del Garante per la concorrenza e il mercato.
I prodotti venduti sono i soliti noti: barrette, pasticche gommose, snack, i cosiddetti “beveroni”, insomma tutto l’armamentario per dimagrire, almeno così si prometteva. Anzi, si promette tutt’ora perché l’attività continua, purtroppo.
Sul mercato dal 2016, l’azienda viene dal provvedimento definita come avente uno schema “molto grave” per la sua “insidiosità ed elevata potenzialità offensiva” per il duplice profilo di ingannevolezza. Da un lato l’assenza di trasparenza dell’intento pubblicitario, dal momento che i venditori si spacciava per (come al solito) entusiasti consumatori”; dall’altro sono stati messi in discussione i risultati realisticamente conseguibili.
Il primo contatto avveniva in pubblico, su facebook, naturalmente per sponsorizzare l’efficacia dei prodotti, ma si passava poi immediatamente ai gruppi chiusi in caso di potenziale vendita. Gruppi chiusi e segreti, peraltro. Sconvolgente nella sua gravità le non necessariamente vere storie raccontante sui social, in cui la promozione avveniva attraverso fantomatici “miracoli”: nei gruppi si legge “ipertiroidismo ko“, o ancora casi di diabete mellito di tipo 1 curato, colesterolo tenuto a bada, insomma fantascienza. Anzi, tutto questo è anti-scienza.
Fatevi un regalo: una seduta da un dietologo, perché se avete di quelle (o altre) patologie, volete perdere peso e regolare l’alimentazione solo un medico con 4 anni di ulteriore formazione specialistica può darvi sicurezza e risultati insieme.
Life120
Lo scorso anno questa dieta, ideata dal giornalista Adriano Panzironi, ha riscosso un successo incredibile, almeno agli inizi, per poi mostrarsi in tutta la sua inconsistenza.
Panzironi, in sostanza, ha inventato un regime alimentare che dovrebbe permette di vivere in salute sino a 120 anni (da qui il nome del progetto) e persino di guarire da Alzheimer e diabete). Sono immediatamente intervenuti le società scientifiche di diabetologia e le associazioni di pazienti diabetici a puntare il dito e a sottolineare la pericolosità di questo vero e proprio fake, anche dal punto di vista economico.
In particolare Panzironi pone come indispensabile (guardacaso!) il sui libro come base per seguire in maniera rigorosa la dieta; il libro è in vendita praticamente ovunque con un prezzo di 16,80€, mentre sul sito del giornalista a 19,90€. Ma l’incredibile offerta non finisce qui. Chi vuole davvero “contrastare le malattie degenerative e vivere in salute” può acquistare online 10 integratori il cui costo va da 14,90 euro fino a 39,90.
La dieta dei gruppi sanguigni
Chiudiamo in bellezza, si fa per dire, con il dottor Pietro Mozzi, che si è messo contro tutta la comunità scientifica e, diciamolo, se l’è proprio cercata.
La sua dieta sta riscuotendo molto successo, probabilmente perché parte da uno dei tratti distintivi di ciascuno, ossia il gruppo sanguigno; a seconda di questo vengono proposti alcuni alimenti e suggerite ricette per cucinare piatti gustosi e sani. Peccato però che porzioni e frequenze indicate non rispettino le linee guida dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN)
Non solo, ma il dottor Mozzi promette, seguendo la sua dieta, pronta guarigione da una serie di patologie, tra cui l’artrite reumatoide per cui, ad oggi, non si è purtroppo trovata una cura.
Questo regime alimentare così pensato, è evidente, rischia di portare a carenze nutrizionale con serie conseguenze per la salute, come ha più volte denunciato il presidente Adi Antonio Caretto.