Continuiamo con questo articolo le nostre recensioni dei migliori browser per navigare in internet del 2018. Nei mesi passati abbiamo già parlato in generale di quali possano essere i migliori browser in base alle esigenze di navigazione del singolo utente, dando poi una descrizione dettagliata dei tre maggiormente in voga negli ultimi anni, ovvero Chrome, Mozilla e Opera.
Incrociando i dati, abbiamo evinto che il migliore al momento sembra essere Mozilla, con un punteggio di 9,7+ complessivo per quel che riguarda velocità compatibilità, caratteristiche, sicurezza e assistenza. Segue a stretto giro (e con lo stesso punteggio ma senza quel “+”) Chrome, mentre si piazza in sul gradino più basso del podio Opera con un voto medio di 9,3.
In questo ultimo articolo della serie parleremo di un’alternativa che il navigante utilizzatore di MacOS ha a disposizione se non vuole affidarsi alle regine della classe. Nella fattispecie, parleremo di Safari.
Safari
Noto per la sua interfaccia intuitiva, Safari è conosciuto ai più per essere prima di tutto il browser agile e leggero che troviamo montato “di serie” sui prodotti Apple.
Si posiziona appena sotto il podio dei browser più utilizzati, ma questo dipende dal fatto che si è trattato di un’applicazione esclusiva per Mac fino al 2007. Tuttavia, i maggiori problemi di questo distacco non vanno ascritti solamente al ritardo che il browser ha accumulato negli anni passati nell’essere distribuito su scala mondiale, ma anche al fatto che a Safari sembrano mancare molte di quelle caratteristiche di personalizzazione che invece sono proprie di Mozilla, Chrome e Opera.
Ogni internet browser può vantare un certo numero di opzioni dedicate a migliorarne l’usabilità, e Safari non fa differenza. Fra le poche che qui riportiamo, citeremo sicuramente la Reading List. Si tratta della possibilità di salvare in maniera facile e veloce i link dei nostri siti preferiti per essere consultati in un secondo momento. Possiamo inoltre raccogliere questi siti in un’unica lista, e avere delle anteprime prima ancora di aprirli.
È un concetto, se vogliamo, molto simile a quello dei feed RSS, che risulta essere molto più comodo di quel che si crede quando si vuole attingere ad una notizia in maniera istantanea o se non ricordiamo il nome di un sito. Un’altra delle caratteristiche di Safari che sicuramente si fanno apprezzare è quella del Reader, il cui pulsante è posto sulla parte desta della barra di ricerca e che ci permette di eliminare tutte le pubblicità presenti in una pagina per concentrarci sulla sola parte scritta.
Una pecca è sicuramente quella dell’assenza dei pulsanti di zoom in e out, una feature che non è di certo fra le più utilizzate ma che può tornare comoda all’occorrenza, e che in Safari non è contemplata.
Safari è sorprendentemente veloce. Impiega meno di due secondi per avviarsi dopo il lancio e addirittura ancora meno tempo per navigare da una pagina all’altra dello stesso sito. In questo è sicuramente più veloce di Opera e, in alcuni casi, anche di Chrome.
In linea generale, potremmo dire che Safari offre tutti gli elementi di base che dovrebbe possedere un browser che si rispetti, compresa la possibilità di navigare per schede, il controllo di ortografia e grammatica, il gestore delle password. Come Opera, tutta via, ancora non dispone del parental control, mancanza che gli fa perdere qualche punto nel settore sicurezza.
In quanto prodotto Apple, non sorprende che Safari disponga di un solido team di assistenza e informazioni. Nel settore dell’assistenza, è sicuramente uno dei migliori attualmente in commercio. Scaricandolo si potrà inoltre disporre di un’intera gamma di strumenti che proteggono la navigazione da attacchi malware, di phishing e della maggior parte dei virus noti.
Il livello di sicurezza è preimpostabile e modificabile in qualsiasi momento, e fra le varie opzioni di cui possiamo disporre c’è quella di poter eliminare la cronologia di ricerca.
Tirando le somme, ci sentiamo di dare a Safari un voto globale di 9 che molto è influenzato dalla leadership incontrastata di questo browser nel campo dell’assistenza e da buone performance sulla velocità.
Tuttavia evidenti carenze di personalizzazione e l’assenza del parental control ne inficiano il giudizio complessivo, impedendogli di salire sul podio dei tre migliori browser del 2017.